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"Il turno". Il romanzo prende le mosse dal progetto di don Marcantonio Ravì di dare in moglie la giovane figlia Stellina a Don Diego Alcozer, che è vecchio, ma assai ricco e veterano di ben quattro matrimoni e altrettante vedovanze. Se la figlia lo sposerà, alla morte del vecchio ella sarà ricca e potrà sposare il suo spasimante Pepè, un giovane un po' sciocco e vanesio, di cui è innamorata, il quale perciò dovrà aspettare un po' il suo "turno". "L'esclusa". Marta Ajala, apparentemente decisa e combattiva, capace anche di conseguire qualche risultato parziale mai però di risolvere i suoi problemi interiori e sempre dominata dalle circostanze, alla fine si rassegna ad essere di nuovo succube del marito, come, tutto sommato, lo era stata del suo amante, per quella "legge odiosa... occulta e inesorabile", che decide i destini degli esseri umani senza tenere conto della loro volontà. "Suo marito". Silvia Roncella, è una scrittrice che per la forza e la spontaneità dei suoi lavori riesce ad imporsi alla società letteraria romana. Silvia è come isolata e sollevata al di sopra di questo mondo fatuo e affaccendato in mille relazioni che l'autore descrive in maniera quasi negativa.